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Al MOR 2025 il racconto di tutto l’impegno della WIZO



Tempo di bilanci e di progetti per la WIZO: a Tel Aviv si è appena svolta una nuova edizione del MOR, il Meeting of Representatives. Un appuntamento fondamentale per le delegate dei direttivi delle Federazioni WIZO di tutto il mondo, in cui vengono esaminati i risultati ottenuti dall'organizzazione nell'ultimo anno e discusse le sfide per il futuro.

Un incontro che ha visto anche la partecipazione del Presidente dello Stato d’Israele Isaac Herzog, insieme alla Presidente del WORLD WIZO Anat Vidor e ad Anita Friedman, World WIZO Chairperson. Il meeting ha assunto un significato particolare in un periodo ancora fortemente condizionato dalla guerra conseguente all’attacco del 7 ottobre e dall’incertezza economica e sociale che ne è scaturita. Non solo. La settimana i cui si è svolto il MOR 2025 è entrata nella storia di Israele: è stata la settimana del rientro dei primi ostaggi in seguito alla tregua.

È stata soprattutto la relazione di Anita Friedman a riassumere le peculiarità dell’impegno continuo e sempre al massimo livello della WIZO in un anno così complesso, cominciando proprio dai programmi che permettono alla società israeliana di far fronte alla crisi. È una lunga lista che comprende il supporto psicologico a diverse fasce della popolazione colpite dai traumi dell’attacco e del conflitto, così come il sostegno economico alle famiglie e al popolo d’Israele, espresso in tanti modi differenti: dal fornire una sistemazione agli sfollati dal Sud e dal Nord di Israele, al contributo concreto, in prima persona, ai lavori agricoli nelle zone a rischio. È stato focalizzato anche uno dei punti chiave dei programmi WIZO: la costante attenzione nel garantire istruzione e sicurezza ai bambini dei centri per l’infanzia e a tutti i ragazzi dei villaggi WIZO, anche in anno così difficile; così come si è dimostrata vitale la vicinanza al personale dell’IDF al fronte e l’aiuto per i loro famigliari rimasti a casa. Quest’anno la WIZO si è distinta anche per l’impegno nel ricordare il dramma degli ostaggi all’opinione pubblica mondiale e nel combattere il vertiginoso aumento di antisionismo e antisemitismo nel mondo. E tutto questo senza dimenticare di essere sempre al sempre fianco delle donne vittime di violenza e dei loro bambini, attraverso programmi specifici in grado di donare loro una nuova vita e una nuova speranza.  

I numeri emersi dalle relazioni della settimana testimoniano la quantità e la qualità di questo lavoro. Nei Centri diurni dedicati ai più piccoli, la WIZO oggi impiega uno staff di 2.500 persone per seguire oltre 10.000 bambini e prevede di aumentarne ancora il numero nei prossimi anni. Il sistema educativo della WIZO conta a oggi 6.000 studenti, di cui 1.500 non solo studiano, ma vivono all’interno dei cinque villaggi WIZO in Israele. L’Organizzazione ha anche sviluppato, in questi anni, strutture per le terapie post ospedaliere, convitti per i giovani a rischio, una scuola superiore e molte altre tipologie di istituti di assistenza. Oltre alle case sicure per le donne maltrattate e i loro figli, la WIZO gestisce una casa per anziani con 105 ospiti, di cui ben 35 sopravvissuti alla Shoah e una catena di 45 negozi dell'usato, che sono un punto di riferimento per la raccolta fondi in Israele, con 2.230 volontari e 120 dipendenti.  

Una mole di lavoro enorme a cui va sommata quella delle Federazioni Internazionali che espandono la rete della WIZO in tutto il mondo. Un impegno in cui anche l’Italia fa la sua parte attraverso l’ADEI WIZO e i suoi sostenitori: ognuno dei vostri contributi è davvero importante.

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