Siamo lieti di rilanciare una notizia che ci rende ancora più orgogliose di essere parte della WIZO: il Ministero d’Israele per l'Uguaglianza Sociale e l'Avanzamento delle Donne ha conferito alla WIZO il “Premio del Ministero nel Campo della Lotta alla Violenza Contro le Donne” per l’attività svolta nel 2024. Questo riconoscimento celebra il contributo unico e significativo dell’organizzazione in questo ambito durante il conflitto in corso. Il Premio è stato consegnato il 3 febbraio nel corso di una cerimonia alla presenza del Presidente di Israele Isaac Herzog e di sua moglie.
È un riconoscimento molto significativo per la WIZO perché mette in evidenza le tante iniziative a sostegno delle donne, soprattutto nella regione meridionale di Israele, garantendo soluzioni concrete per affrontare le sfide specifiche di questo periodo difficile. Tra queste, il supporto emotivo alle donne colpite da ansia e da stress accumulato in particolare durante i devastanti attacchi missilistici sulle città del Sud dove si trova anche una casa protetta WIZO per le donne vittime di violenza (la cui posizione, ovviamente, non può essere dichiarata per questioni di sicurezza).
Inoltre, la WIZO ha lanciato programmi di emergenza su scala nazionale per aiutare le donne che con i loro figli provenivano da cicli di violenza domestica e hanno dovuto evacuare il Nord e il Sud del paese sotto attacco. Sono stati attivati anche programmi speciali per sostenere le donne sfollate, le giovani madri e le mogli dei riservisti.
“Dallo scoppio della guerra, la WIZO si è concentrata sul rafforzamento della resilienza della società d’Israele - e in particolare delle donne e delle madri assicurandosi che vengano incontrate, ascoltate e sostenute - ha dichiarato Anita Friedman, World WIZO Chairperson commentando il premio - Comprendiamo che la guerra iniziata il 7 ottobre ha cambiato radicalmente la realtà di Israele: il fronte interno, un tempo protetto, è diventato la prima linea. Le donne -madri di soldati, madri di bambini piccoli e adolescenti costretti a evacuare e le donne che sono uscite da cicli di violenza—sono eroiche quanto i soldati sul campo di battaglia. Ogni giorno affrontano le difficoltà causate dalla guerra, gestendo paura, ansia e instabilità, mentre, da sole, tengono unite le loro famiglie. Sono la spina dorsale della nostra resilienza civile e sociale. Senza di loro, la società israeliana non potrebbe reggersi”.