Per la nostra rubrica “Il Portavoce”, nella quale ricordiamo le Donne che hanno fatto grande l’ADEI WIZO, è tempo di commemorare una figura importantissima sia per la sezione di Trieste che per l’ADEI WIZO italiana: Anna Baruch Senatti.
Tra il 1964 e il 1976 Anna Baruch Senatti fu Presidente nazionale dell’ADEI WIZO, lasciando il ricordo di uno spirito indomito, capace di mettere tutta sé stessa nella ricostruzione dell’Italia ebraica del dopoguerra. Un impegno particolarmente gravoso nelle zone del confine orientale italiano a lungo contese tra diverse identità.
Purtroppo, sappiamo molto poco della storia personale. Dal censimento degli ebrei triestini del 1938 ci risulta probabilmente nata a Budapest nel 1912, e cresciuta in quella Mitteleuropa che si stava assestando dopo il crollo dell’impero austroungarico. Saremo lietissimi, se qualcuno è in possesso di informazioni più dettagliate di riceverle per dedicarle un profilo biografico più completo.
Per il momento vogliamo ricordarla con un documento che rende bene il suo carattere e la sua opera: alcuni brani di un articolo di Tina Janni pubblicato nel libro “ADEI WIZO dalla nascita ai giorni nostri”, edito nel 1971, di cui la stessa Anna aveva scritto la Presentazione.
“RITRATTO DELLA PRESIDENTE NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA”
Millenovecento e quarantacinque: i riemersi dai nascondigli, i reduci dall’esilio o rarissimi dalla deportazione, si ritrovano all’ora dei pasti nella sala dell’ex ufficio palestinese adibito a mensa. La professoressa Volli si adopera instancabilmente per ricostruire la Sezione di Trieste; parla con le vecchie socie, va alla ricerca di elementi nuovi, ma soprattutto di una persona cui affidare la Presidenza.
La sua scelta si ferma su Anna Baruch e viene approvata all’unanimità.
Anna Baruch accetta e si mette subito al lavoro con straordinario ardore. Cerca una sala dove riunirsi, prende contatti con la centrale di Milano, butta giù il programma dell’attività, dà l’avvio a manifestazioni culturali e ricreative. Il numero delle signore che si raccolgono intorno a lei ogni mercoledì in un’aula al V° piano della scuola israelitica aumenta di settimana in settimana. Anna lotta per avere una sede più decorosa e nel 1947 l’ADEI ha a sua disposizione le belle sale con cucina e bar di Piazza Silvio Benco. Anna Baruch ha le qualità che si richiedono a un capo: spirito d’iniziativa, capacità organizzative, volontà ferrea, ardimento, zelo e …. ambizione. Una sana ambizione che la spinge a fare sempre di più.
Nel 1946 partecipa al Congresso Sionistico mondiale di Basilea e ritorna con rinnovato entusiasmo.
Circostanze familiari la obbligano ad andare molto spesso a Milano e si inserisce nella vita della centrale dell’ADEI. Continua comunque a seguire le sorti della sezione triestina, dà consigli, aiuti. Rinuncia alla sua carica di Presidente a Trieste soltanto quando si stabilisce definitivamente a Milano. La sua opera diventa ancora più preziosa, ottiene incarichi sempre più importanti, fino a diventare VicePresidente nazionale.
Nel 1963 Marta Navarra compie la sua alyà e un anno dopo Anna Baruch viene eletta Presidente all’unanimità.
Si dimostra immediatamente una magnifica Presidente. Instancabile, visita le sezioni, promuove incontri, trasfonde il suo entusiasmo. L’ADEI si sviluppa, si evolve. Rafforza i contatti con l’estero. Porta in Italia la voce dei gruppi stranieri, i loro problemi, le loro iniziative.