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#Dalla sezione di Trieste: Israele tra abisso e speranza, viaggio nell'anima di un paese.

Martedì 14 gennaio 2025


“Israele tra abisso e speranza, viaggio nell'anima di un paese.” E' questo il titolo del libro dello scrittore e giornalista Adam Smulevich che Guido Vitale ci ha presentato il 14 gennaio nella sala dell'Adei, in collaborazione con il Museo Ebraico. E' uno dei tanti libri scritti sull'onda degli eventi del 7 ottobre, ma questo libro direi che è diverso, che ha qualche cosa in più, è attraversato da un filo rosso,  l'anima dello scrittore, che si ritrova in ogni sua parola.

Il libro, come ci ha raccontato Adam, è nato da un suo recente viaggio fatto in Israele, il terzo viaggio dal 7 ottobre, ed  stato scritto di getto: il viaggio in agosto, la pubblicazione del libro in ottobre, con i ricordi ancora vivi, i personaggi da lui incontrati che sembrano parlare direttamente a noi.

Israele è un paese di conflitti ma anche di  speranze, di speranze soprattutto là dove c'è la convivenza tra realtà diverse. Il viaggio si è svolto in agosto, un mese di vacanze, di sole e di mare, e l'atmosfera che Adam ha trovato era meno lugubre di quella trovata nei suoi viaggi precedenti. A Tel Aviv la spiaggia era piena di gente, chi nuotava chi faceva surf.  Ma c'è stata anche la giornata di  Tisha be Av, e in tutta Israele si sentiva un'atmosfera di grande attesa per la paura di un attacco da parte dell'Iran.

Uno dei punti di forza del libro è lo stare accanto agli Israeliani, interrogarli sul loro passato e sul loro futuro, sentire le loro sofferenze e le loro speranze; e parlando con i personaggi che ritroviamo nel libro, si ha la sensazione di una grande resilienza, e anche di ottimismo. Adam ha raccolto tanti spiragli di speranza, anche in cittadini arabi, che dal 7 ottobre hanno sentito un maggior senso di appartenenza.

Nel libro ci sono 16 incontri di Adam con altrettanti personaggi, alcuni organizzati prima, altri casuali. Ci ha raccontato un incontro in particolare, quello che forse lo ha colpito di più. Nel Kibbutz Ma'agan Michael infatti ha incontrato  Moshè Dana, un “giovanotto” di 100 anni, che oggi non c'è più;  era un suo parente, e non lo vedeva da 25 anni. Gli ha raccontato del suo passato di Sefardita, degli anni trascorsi a Milano durante il fascismo e della sua Alià,  che dopo un periodo trascorso a Cipro, lo ha portato nel kibbutz. E come Moshè Dana, Adam  ha incontarto altri 15 personaggi, nel corso del suo viaggio  che l'ha portato da Sderot alla Galilea, passando per Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, Acco: personaggi diversi l'uno dall'altro, ma tutti con una loro storia da raccontare e da raccontarci.

 

Luisella Segrè




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