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#Dalla sezione di Venezia: Il Mosé di Freud, visioni a confronto

Mercoledì 1 Febbraio

Ore 16,30 per il thé

Ore 17,30 per la conferenza

Il Mosé di Freud: visioni a confronto”. Roberta Guarnieri ne discute con Rav Alberto Sermoneta.

In collaborazione con la Comunità Ebraica.


Riceviamo dalla sezione dell’ADEI WIZO DI VENEZIA un breve resoconto dell’evento svolto in collaborazione con la Commissione Cultura della Comunità di Venezia.

Un tema, la figura di Mosè, che seppur non facile è di grande interesse anche per i non addetti ai lavori. L’evento ha visto insieme la Dottoressa Roberta Guarnieri psicoanalista e insegnante della SPI (Società Psicoanalitica Italiana) e Rav Alberto Sermoneta.


L’occasione per parlarne è stata l’uscita del libro di Sigmund Freud, “L’uomo Mosè, un romanzo storico” (Ed Castelvecchi). Freud lo scrisse tra il 1934 e il 1935, e il libro divenne poi la premessa di quello che sarà il famoso saggio del 1939 “L’uomo Mosè e la religione monoteista”, scritto a Londra quando Freud era ormai prossimo alla fine e si sentiva più libero di esprimere concetti così arditi e controversi, che cercavano di dare una spiegazione psicoanalitica alle continue persecuzioni del popolo ebraico.

Da una parte quindi troviamo una visione di Mosè storica e psicoanalitica, secondo un metodo scientifico legato a una visione positivista, dall’altra la visione religiosa, che vede Moshe Rabenu come colui che ha portato il popolo di Israele fuori dalla terra d’Egitto e dalla schiavitù ed è stato il tramite attraverso cui gli uomini hanno ricevuto la Legge che li ha guidati nei secoli.


Difficile fare una sintesi di tanti interessanti spunti di discussione emersi, quello che si può dire, riportando le dichiarazioni di Rav Sermoneta, è che alla fine lo stesso Mosè non si sarebbe riconosciuto in nessuna delle visioni esposte. Resta il fascino di un argomento che in molti vorranno sicuramente approfondire.

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