Dal Desk della Presidente

Non ci si può abituare a questa disumanità.
Siamo di nuovo di fronte a un dolore intollerabile, a una tragedia che lascia senza parole. La famiglia Bibas, strappata alla vita nel modo più crudele, ci ricorda ancora una volta l’orrore di questi mesi. E ancora una volta, sono troppi coloro che scelgono l’indifferenza e il silenzio.
Non il nostro silenzio, che è rispetto, lutto e impotenza per aver esaurito ogni lacrima e ogni parola. Ma il silenzio di chi continua a distogliere lo sguardo, a negare l’evidenza.
Non possiamo smettere di far conoscere la verità, affinché nessuno possa più dire di non sapere. Per questo il nostro dovere è continuare a testimoniare, a informare e a ricordare. Perché la memoria è responsabilità, e la verità non può essere ignorata.
In queste ore il nostro cuore è con ciò che resta della famiglia Bibas: un papà che è riuscito a sopravvivere a 500 giorni di torture appeso al filo della speranza di rivedere i suoi bambini e sua moglie e che invece deve affrontare un’ennesima lacerazione, Shiri, mamma amorevole di cui non si hanno notizie, e i nonni. Il loro dolore merita rispetto, senza strumentalizzazioni, e non permetteremo che il silenzio, ancora una volta, sia l’oblio di questo insopportabile crimine perpetrato.
Il nostro cuore è anche con la famiglia di Oded Lifshitz, con tutti coloro a cui la vita è stata strappata e con coloro che non torneranno vivi. Siamo un unico Popolo e tutti insieme restiamo uniti come nazione in lutto, uniti nel rispetto della nostra tradizione e nel nostro dolore. Da ogni angolo del mondo, da ogni Tempio, da ogni scuola, da ogni piccola Comunità Ebraica, lottando per l’esistenza ancora una volta mentre viviamo un’enorme perdita, celebrando la speranza della vita nel nome di queste anime pure, i cui riccioli rossi ci ricordano le fiamme delle due candele che accendiamo ogni Shabbat, pregheremo per il ritorno a casa di Shiri e per la pace su Am Israel.
Sediamoci insieme nel lutto, piangiamo insieme, così che un giorno ci rialzeremo insieme.
Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO