Dal Desk della Presidente
Cari Amici,
tra poche ore sarà Shavuot, una festa che ricorda il dono della Torà al popolo di Israele, ma anche una metafora potente di un patto tra il cielo e una terra che proprio in questo periodo torna a dispensare i suoi frutti. Non per nulla è chiamata festa delle primizie ed è usanza mangiare nei suoi giorni cibi a base di latte e miele, simboli che rappresentano l’abbondanza che ci ha aspettato dopo aver raggiunto la Terra d’Israele.
La stessa Esther Mor, Presidente Mondiale WIZO, nella lettera inviata a tutte le sezioni in occasione di Shavuot ci ricordava, in una serie di citazioni, la gioia di riscoprire un mondo in grado di rifiorire anche dopo l’inverno più rigido: “Che possiamo essere sempre benedetti dalla Sua abbondanza: ci ha dato feste di letizia e stagioni di gioia e questa festa di Shavuot" e dal Matan Torà “Che possiamo sempre osservare e preservare i precetti che ci sono stati comandati, le nostre tradizioni e la nostra cultura, per essere degni dell'alleanza tra il Signore e il Suo popolo. Poiché ci ha scelti tra tutti i popoli e ci ha consacrati al Suo servizio, ci ha dato le feste, tempo di gioia e di letizia".
Tra le tante frasi di questo messaggio di auguri ce n’è una che mi ha più colpito, perché mi sembra particolarmente vicina al nostro compito: quella della Meghillà di Ruth “Che possiamo imparare da Naomi, Boaz e Ruth e dimostrare lealtà e amorevolezza gli uni verso gli altri e verso coloro che sono diversi o meno fortunati".
Ricordare la sofferenza anche nei momenti di festa, è qualcosa di profondamente intriso nella cultura di un popolo costretto a celebrare i suoi riti nella paura che potesse arrivare qualcosa di poco amichevole a interromperli. Il “latte e miele” non sono mai stati facili e immediati, né per il popolo ebraico, né, in generale, per nessuna comunità che ricerca la propria felicità.
In questo Shavuot, quindi, il nostro pensiero deve andare più che mai ai meno fortunati: è la missione della WIZO e la nostra. Ma in particolare in questa festa non possiamo dimenticare le popolazioni vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche. Il loro duro lavoro per spalare il fango e cominciare a ricostruire è il simbolo di quanto la stessa natura che vediamo rifiorire nei nostri giardini possa diventare un acerrimo nemico, specie se si allea con l’ignoranza degli uomini che ne spezzano l’armonia. Eppure, ricordiamoci di Naomi, Boaz e Ruth, ricordiamoci che per far rifiorire le persone, dopo ogni inverno, bisogna coltivare prima di tutto la solidarietà.
Per questo motivo abbiamo deciso di attivarci per far sentire a chi ha perso tutto nell’alluvione, la nostra vicinanza e il nostro sostegno in questo momento difficile. Stiamo già valutando con gli enti locali un primo supporto economico, che idealmente ci piacerebbe potesse essere rivolto a un progetto vicino alle finalità della nostra Associazione. A breve vi comunicheremo i dettagli della raccolta fondi. Ma già oggi potete donare all’ADEI WIZO sul nostro IBAN IT50 Q010 0501 6060 0000 0140 015 specificando nella causale Alluvione Emilia Romagna.
Facciamo in modo che la primavera arrivi davvero nel cuore di tutti!
Hag Shavout Sameach
Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO