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Women kidnapped by Hamas: l’arte lancia un grido d’aiuto per le Donne rapite da Hamas

L’arte è sempre stato un linguaggio speciale per trasmettere le emozioni e condividere messaggi contro la violenza. Ora diventa uno strumento di grande impatto per ricordarci il dramma degli ostaggi nelle mani di Hamas e in particolar modo delle donne ancora prigioniere a Gaza.

L’idea che anima Women kidnapped by Hamas nasce con questo obiettivo da parte del movimento Bring Them Home Now, un gruppo che riunisce centinaia di volontari impegnati nella diffusione all'estero di una informazione corretta su Israele. Ha trovato il suo appoggio nella WIZO che si è impegnata a diffonderlo il più possibile contribuendo alla sensibilizzazione internazionale per ricordare al mondo ciò che è accaduto in Israele il 7 ottobre 2023 e creare una pressione pubblica globale che porti al rilascio di tutti gli innocenti detenuti da Hamas.


Women kidnapped by Hamas intende mobilitare l’opinione pubblica ricordando che i civili rapiti sono ancora prigionieri a Gaza e lo fa chiedendo ad artisti e illustratori di realizzare opere che mostrino il dramma delle Donne rapite da Hamas. L’intento è di realizzare un grande moto di protesta e solidarietà, una forte denuncia dei crimini di guerra commessi dai terroristi.

Il risultato è una collezione di circa 50 illustrazioni raffiguranti l’esperienza oscura e scioccante subita da donne, ragazze e bambine sequestrate con brutalità e ferocia. Qualcuno di loro ha scelto di trattare il tema in modo poetico e simbolico: il disegno fatto da un bambino incarcerato, l’angoscia di una bambina rinchiusa al buio, il dramma di sentirsi privati della personalità, calpestati e oppressi e tutto l’orrore di quei giorni, ispirati alle immagini di violenza e stupri diffusi dagli stessi terroristi. L’intera galleria è visibile su https://bringthembacknow.com e una mostra dal vivo di 20 opere selezionate è stata inaugurata il 7 novembre nel centro di Tel Aviv.

La WIZO si è impegnata a dare la massima visibilità all’iniziativa attraverso tutti i suoi canali, contando sulla presenza di Federazioni in 36 paesi e di circa 250.000 associate. Una cassa di risonanza imponente per far conoscere globalmente la realtà dei fatti in particolare a chi, già a solo un mese di distanza, vorrebbe dimenticare o ancora peggio negare la realtà atroce del 7 ottobre. Anche l’ADEI WIZO si sta mobilitando per diffondere le opere il prima possibile al grande pubblico.






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